Articolo a cura della classe 4^ D del Lice Artistico Mengaroni nell’ambito del progetto “Parole in Tour”, realizzato nel mese di novembre 2021.
Body shaming, cosa significa?
L’espressione body shaming deriva dall’unione della parola body, cioè il corpo, e shaming, che significa vergogna. Si tratta di un vero e proprio atto di bullismo (o cyberbullismo) che consiste nel far provare vergogna a qualcuno del proprio corpo, attraverso commenti sgradevoli e spesso cattivi che possono riferirsi al peso corporeo, al colore della pelle, all’altezza, ai capelli, ai tatuaggi e a tutto ciò che rientra nell’aspetto fisico.
Il fenomeno del body shaming ha origini nelle antiche superstizioni popolari e con l’avvento di Internet, e in particolare dei social network, è andato via via espandendosi, divenendo una cosa “comune” nella nostra vita. Purtroppo, con i social, che usiamo quotidianamente, la bellezza delle persone è sempre più esposta, proponendo ai ragazzi determinati canoni di bellezza (spesso irraggiungibili). Infatti, non è raro imbattersi nel body shaming tra i commenti lasciati sotto a un semplice post di una persona, sconosciuta o no. Il problema è che questi commenti possono diventare virali e agli occhi di un adulto possono sembrare irrilevanti, ma ai ragazzi tutto questo può causare un grandissimo dolore, malessere, ansia, depressione e portarli anche nei casi più estremi al suicidio.
Però esiste anche il body shame, il che significa letteralmente vergogna per il corpo. Al contrario del body shaming che indica l’atto di far vergognare qualcuno del proprio aspetto fisico, con il body shame ci riferiamo alla conseguenza che questo atto ha sulla persona, portandola ad essere a disagio nel proprio corpo e a vergognarsi di esso.
Questi sono link di alcuni video che trattano questo argomento:
