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SCONFINAMENTI FEMMINILI 3° Appuntamento: GIRL di Lukas Dhont

Lunedì 27 Gennaio, ore 21

Cinema Multisala Solaris Pesaro, Via Turati 42

Girl  è un film di eccezionale intelligenza che ha semplificato e reso facilmente accessibile un tema complesso e per molti respingente. Ci sono riusciti sia utilizzando il balletto classico come elemento della trama e come metafora esplicita del doloroso viaggio di un’adolescente transgender; sia collocando la narrazione nel periodo dell’adolescenza, dove tutti, ragazzi ragazze, transgender o meno, sono impazienti e desiderosi di essere altro, di diventare adulti.

Victor non è più Victor: è Lara e lo è per tutti. Lo è per il padre e per il fratellino, che la supportano con entusiasmo e senza esitazioni. Lo è per la scuola di danza che frequenta e che con lei accetta la sfida di piegare un corpo maschile agli obiettivi di una ballerina. Lo è per il gruppo di medici e psicologi che la seguono nel percorso che porterà ad una definitiva riassegnazione del sesso. Anche per se stessa Lara è Lara. Victor non è forse mai stato e di certo non lo è più. Ma nonostante (quasi) tutto si allinei e si schieri dalla sua parte, il conflitto rimane, disperato, pronto a deflagrare. Tutto interiore, riguarda lei soltanto. È un tormento di impazienza. È il carattere non conciliante di questo dolore l’aspetto più vivo e toccante di Girl, acclamata opera prima del ventisettenne belga Lukas Dhont. È una pena che sfida i limiti della comprensione sociale, della compassione razionale, per il clamoroso rigetto del supporto che la circonda. Lara è cieca ad ogni appiglio o sovrastruttura esterna: non basta l’accettazione della scuola, la cultura dei medici o l’amore della famiglia. La lotta, inesausta, è dentro

Si fatica quasi a credere di trovarsi di fronte un doppio esordio: quello di Lukas Dhont al lungometraggio e quello di Victor Polster alla recitazione. La sinergia fra i due non ha solo incantato Cannes, portandosi a casa niente meno che i premi come Caméra d’Or e Un Certain Regard per il miglior attore, ma ha dato corpo a un vero e proprio piccolo capolavoro dell’arte belga, scelto per rappresentarne il paese nella corsa agli Oscar 2019.

La regia di Dhont è estremamente matura, discreta, a tratti spietata, capace di schivare con maestria ogni qualsivoglia trappola dello storytelling LGBT. Volteggiando ora fra le pareti di una scuola di danza, ora soffermandosi sullo specchio di una cameretta, la macchina da presa finisce per condurre anche noi in quella discesa agli inferi di cui Lara stessa è sia vittima che carnefice.

I DATI DEL FILM

Anno: 2018

Nazione: Belgio, Paesi Bassi

Distribuzione: Teodora Film

Durata: 105 min

Genere: Biografico

 

fonte: spietati.it, bestmovies.it

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